Storia dell’Informatica: dai Calcoli Meccanici all’Era Digitale

di Redazione Cultura.

L’informatica, la scienza che studia l’elaborazione dell’informazione e la sua automazione, ha radici profonde che risalgono a secoli fa, ma ha visto la sua fioritura nel XX secolo. Il suo sviluppo è una storia di genio, innovazione e progressiva astrazione dal calcolo fisico alla teoria della programmazione.

I Pionieri: Babbage e Lovelace

L’alba della computazione moderna è indissolubilmente legata a due figure britanniche del XIX secolo: Charles Babbage e Ada Lovelace.

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Ritratto di Charles Babbage con un modello o disegno della sua Macchina Analitica

Charles Babbage e le Macchine Analitiche
Charles Babbage (1791-1871), un matematico e inventore, è spesso considerato il “padre del computer”. Il suo lavoro si concentrò su macchine meccaniche progettate per automatizzare i calcoli, eliminando così gli errori umani.

Macchina Differenziale
La sua prima grande invenzione, progettata per calcolare automaticamente le tabelle matematiche, in particolare quelle logaritmiche e trigonometriche, usando il metodo delle differenze finite.
Macchina Analitica
Sebbene rimasta in gran parte un progetto teorico a causa della mancanza di fondi e della tecnologia dell’epoca, la Macchina Analitica è il suo contributo più significativo. Era concepita per essere un calcolatore programmabile general purpose, dotato di componenti analoghi a quelli dei moderni computer: un’unità di input/output, una “memoria” (il magazzino) e un’unità di elaborazione (il mulino).

Ritratto di Ada Lovelace con appunti e un’espressione pensosa, magari con un’allusione ai suoi algoritmi

Ada Lovelace: la prima programmatrice
Augusta Ada Byron, Contessa di Lovelace (1815-1852), collaboratrice di Babbage, riconobbe il vero potenziale della Macchina Analitica, andando oltre la semplice aritmetica.
Nelle sue note sulla macchina, Lovelace descrisse un algoritmo per far calcolare alla macchina i numeri di Bernoulli. Questo è ampiamente riconosciuto come il primo algoritmo mai scritto destinato ad essere eseguito da una macchina.
Per questa visione e per il suo lavoro pionieristico, Ada Lovelace è celebrata come la prima programmatrice della storia. Ella comprese che la macchina poteva elaborare non solo numeri, ma anche simboli, musica e immagini, gettando le basi concettuali per l’informatica moderna.

I Calcolatori Elettronici e l’Era della Guerra

Il passo successivo fu l’abbandono dei componenti meccanici a favore dell’elettronica, un’evoluzione accelerata dalle esigenze della Seconda Guerra Mondiale.

Colossus: il decifratore di codici
Durante il conflitto, nel Regno Unito, fu sviluppato Colossus, riconosciuto come il primo grande calcolatore elettronico della storia.
Il suo scopo era strettamente legato alla crittoanalisi: aiutare a decifrare i messaggi cifrati tedeschi (in particolare quelli generati dalla macchina Lorenz), fornendo un contributo cruciale allo sforzo bellico alleato.

ENIAC: Il Gigante General Purpose

Pochi anni dopo, negli Stati Uniti, fu sviluppato l’ENIAC (Electronic Numerical Integrator and Computer). Completato nel 1945, è considerato uno dei primi computer elettronici digitali general purpose (sebbene inizialmente cablato per compiti specifici).
ENIAC era enorme, occupando un’intera stanza, e utilizzava migliaia di valvole termoioniche. Inizialmente venne utilizzato principalmente per calcoli balistici.

Le ENIAC Girls: le pioniere ignorate
Un aspetto spesso trascurato della storia di ENIAC è il ruolo cruciale delle sue prime programmatrici, un gruppo di donne note come le ENIAC Girls (tra cui Kathleen Antonelli, Jean Bartik, Betty Holberton, Marlyn Meltzer, Frances Spence e Ruth Teitelbaum).
Queste donne furono incaricate di tradurre complessi problemi balistici in istruzioni per la macchina, programmando fisicamente l’ENIAC tramite cavi e interruttori.
Il loro lavoro fu essenziale per il funzionamento del computer, ma la loro importanza venne spesso minimizzata e le loro foto o nomi non furono resi pubblici all’epoca, in un’epoca in cui l’ingegneria e la scienza erano percepite come domini esclusivamente maschili.

La Teoria della Programmazione

L’evoluzione dell’hardware fu accompagnata dalla formalizzazione del software della teoria della programmazione. Questa teoria si concentra sulla definizione dei linguaggi e dei paradigmi utilizzati per scrivere le istruzioni che danno ordini ai computer.
Dagli schemi cablati di ENIAC, l’informatica si è evoluta verso il concetto di programma memorizzato (l’architettura von Neumann), permettendo di caricare diverse istruzioni senza dover riconfigurare fisicamente la macchina.
L’emergere di linguaggi di programmazione di alto livello (come Fortran, COBOL, e più tardi C e Python) ha reso la programmazione più accessibile, astratta e potente, portando infine alla rivoluzione dei personal computer e di Internet.
Dalle visioni meccaniche di Babbage ai circuiti di Colossus e ENIAC, la storia dell’informatica è una narrazione di come l’uomo abbia imparato non solo a calcolare, ma anche a istruire le macchine a pensare.

La nascita del Computer (MAPPA MENTALE)

Dall’Abaco ad Ada Lovelace. Il viaggio epico dell’Informatica (AUDIO)

La nascita del Computer (VIDEO)

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Fonti
Charles Babbage – Wikipedia
ENIAC – Wikipedia
Il primo Colossus entra in funzione a Bletchley Park
Linguaggio di programmazione – Wikipedia
Storia dell’informatica – Wikipedia
Storia dell’informatica – Wikiwand
http://wpage.unina.it/rcanonic/didattica/ce1/lucidi_2022/CE1-2022-L01-a.pdf
https://www.fmboschetto.it/didattica/sfortunatedonnediscienza/Ada_Lovelace.pdf