Amazon entra a far parte dell’Open Invention Network

I patent troll sono la rovina delle grandi e delle piccole aziende. Quindi, non deve sorprendere che anche Amazon con i suoi corrispettivi servizi abbia aderito all’ Open Invention Network (OIN), cioè un’azienda che acquista brevetti e li ri-licenzia gratuitamente a enti che, a loro volta, si impegnano a non esercitare i propri brevetti contro sistemi e applicazioni Linux e sistemi analoghi.

In questi anni il ruolo di OIN è stato quello di proteggere Linux e il corrispettivo software che gira al suo interno da qualsiasi “aggressione dei brevetti” da parte di società rivali. Però, con il recente e aumento del numero di attacchi di patent troll, l’OIN ha deciso di intraprendere una nuova azione, cioè quella di difendere le aziende da questa sorta di attacchi (in America, tanto per dirne una, la società preferita per questi attacchi è la Apple).

Questa è un’azione naturale da parte di Amazon, che affida parte della sua infrastruttura (vendita e cloud) a sistemi Linux. Inoltre, Amazon ha una politica rigorosamente severa contro la violazione dei brevetti e gli utenti che adottano questo comportamento possono vedersi rimuovere le proprie inserzioni o cancellare gli account.

Quindi, come detto precedentemente, non deve sorprendere questa mossa da parte di Amazon, che come tutte le grandi aziende è stata citata in giudizio per violazione di brevetto. Come ha spiegato Keith Bergelt, CEO di OIN, “Linux e altri progetti open source sono diventati la base per le innovazioni che si verificano in uno spettro di settori che includono vendita al dettaglio ed e-commerce, cloud computing e intrattenimento. Siamo quindi lieti che Amazon si impegni a brevettare senza aggressione nel cuore di Linux, ma anche nelle tecnologie open source adiacenti.”

Fonte: zdnet.com, wiki.ubuntu-it.org